lunedì 19 marzo 2012

auguri Pà...

Auguri a tutti i Papà del mondo...
a quelli che sanno essere sempre presenti...
una guida, un conforto, un equilibrio necessario, una sostanza importante... una assoluta certezza.

A tutti quelli che si travestono dai EROI e ci restano per sempre nel cuore a difenderci, incitare ogni nostro sogno e inorgoglirci a sapere che proprio a NOI è toccato il migliore dei PAPA' del mondo!

Il mio, invece, vorrei poterlo vedere ancora per un istante, abbracciarlo forte a me e sussurrargli piano che... MI MANCA TANTO!
Auguri Pà...

mercoledì 7 marzo 2012

L’8 marzo è la festa delle donne: TANTI AUGURI, ma…


Di quella che tante donne hanno legittimato come una serata lontana dai fornelli o di quella che ha permesso di dare voce e forza ad un disagio esistenziale a sapersi solo serve degli uomini?
L’8 marzo cosa dobbiamo festeggiare con mimose, cioccolatini e poesie?
Cosa dovremmo autorizzare alle donne di sentirsi libere… almeno per una sera?
Quanto dovremmo aspettare ancora per renderci conto che una “donna da festeggiare” non è quella che va a ballare, si ritrova con un gruppo di amiche in pizzeria o si aspetta ancora un bacio ed un altro augurio condito da mimose e rose?
Di quali testimonianze abbiamo ancora bisogno per comprendere che di donne da aiutare ce ne sono tante… soprattutto quelle obbligate al silenzio, costrette a sopportare, a vendere il proprio corpo, a lasciarsi morire dentro, a subire ogni tipo di violenza o sperare di morire presto per smettere di soffrire?
E quante di quelle povere madri, figlie e sorelle si sarebbero lasciate uccidere da una protesta folle se qualcuno le avesse detto che ancora nel 2012 c’è chi crede che l’8 marzo sia solo una data da festeggiare, anziché commemorare in silenzio e in memoria di chi ha permesso alle donne di oggi e di domani di avere diritto a protestare e farsi riconoscere il diritto sacrosanto di farsi ascoltare e pretendere di cambiare quello che nel silenzio tante povere donne sono ancora costrette a sopportare!

sabato 25 febbraio 2012

Cosa sono queste cifre per certi uomini? SOLO NUMERI?!!!

Ho letto una indagine ISTAT che riporta un dato sulle donne di età compresa fra i 16 e i 70 anni, riferita agli ultimi 30 anni: emerge che 6.000.000 di esse sono state vittime di violenza fisica (il 35,9%), altre 5 milioni di violenze sessuali (23,7%), e appena 3.000.000 di violenze psicologica (19,8%).
Riassumo: QUATTORDICI MILIONI di donne sono state trattate come bestie da… certi “uomini”.
Ma se vado avanti con i numeri ed entro ancora più nel merito, si scopre che ci sono anche 1.100.000 donne che hanno subito 'stalking', cioè comportamenti persecutori. Ma la cosa agghiacciante è che, solo negli ultimi 12 mesi, il numero delle donne vittime di violenza carnale ammonta a 1.330.000 (5,5%)!!!
Da qualche altra parte, invece, ho letto anche che 1.5 milioni di ragazzine, al di sotto dei 16 anni, hanno subito violenza sessuale; più comunemente conosciuto come “atto pedofilo”.
Potrei andare avanti… ma mi vergogno di appartenere alla razza dei MASCHI.
Questa oscenità di numeri credo che, non solo giustifichi il perché abbia voluto raccontato la pedofilia e la violenza sessuale nel mio ultimo romanzo, ma soprattutto, perché bisogna smetterla di limitarsi a parlarne con leggerezza e superficialità o limitarsi solo a condannare o giustificare, compatire o incitare a reagire, senza neppure immaginare come è doloroso il peso sul cuore che si trasporta a VITA una donna umiliata dalla violenza.
Se solo penso che ci sono certi uomini che credono che i dati che ho riportato siano, alla fine… solo dei NUMERI matematici, mi sento davvero male!
 
Ma il dramma vero sapete qual è?
Dall’indagine da cui ho estrapolato i numeri, e dalle tante altre testimonianze lette nel tempo e su Internet, si scopre che… sono davvero tanti gli uomini a credere ai numeri, e nascondersi perfettamente dietro ad un falso sdegno… mentre il silenzio che non fa reagire continua a mietere vittime e ammalare gli umori di depressione e voglia di morire!

lunedì 13 febbraio 2012

Un augurio al San Valentino dei POVERI.
Poveri riferito a quanti hanno poche risorse ed energie per festeggiare qualcosa di così poco romantico e sempre più commerciale, oramai.
Mi riferisco a chi un amore non ce l’ha da festeggiare, e vive nella speranzosa desolazione che gli entusiasmi, prima o poi, saranno ravvivati da un evento che scuoterà i sensi e le emozioni, così da sapersi nuovamente protagonisti di un sorprendente amore da vivere in prima linea e senza limiti.
Ma sto parlando anche di quanti l’amore non vogliono più festeggiarlo perché delusi, affranti, scoraggiati o… sottomessi da questo bisogno di dover condividere una parte essenziale della propria vita, limitandosi nelle libertà e le scelte, per il solo inequivocabile rispetto di un sentimento che… troppo spesso è mal corrisposto, non gratificante o assolutamente mortificante.

Dico a te… a te che aspetti ancora che LUI si ricordi di un tuo compleanno, o si presenti a casa con un fiore, o per una volta, invece che pretendere di trovare pronto da mangiare, ti obblighi a lasciare tutto com’è, perché vuole portarti a cena fuori, stare un po’ con te e alla fine, invece che aprire uno scontato scrigno con anello, ti sappia emozionare il cuore perché sta provando a regalarti qualcosa d’inatteso e bello, o a parlare d’amore col cuore emozionato o semplicemente dirti GRAZIE di esistere e di essere così infallibile nel tuo ruolo di moglie, amica, amante e compagna di vita.

Ma non posso non ricordare, in un giorno tanto commemorativo per l’amore, tutti quelli che sono messi in “divieto di sosta” dall’amore e parcheggiati in maniera transitoria, ad aspettare che arrivi davvero il grande amore; quello desiderato da sempre e sognato di provare sulla propria pelle in maniera assoluta. Un amore incredibile fatto di occhi amabili, mani gentili e una mente che finalmente sappia scavare in profondità del tuo essere interiore e vedere quanto sei bella dentro… nell’intimità dei pensieri o nell’abisso di un silenzio che… dice TUTTO!

E infine, mi sia permesso ricordare anche chi nell’amore sbagliato e molesto si sente prigioniero di un destino infausto, che ti lascia in perenne solitudine tra le tagliole della malinconia e ti fa perdere il piacere di vivere, solo perché il tuo umore si è ammalato di depressione o i tuoi giorni si sono fatti ingrigire dalla paura di non voler o saper respingere una violenza, per la paura di non essere compresi od aiutati in tempo dagli altri, che invece che condannare e criticare dovrebbero saper aiutare a fuggire e salvarsi.

Ma adesso basta con le parole.
Di cuore, giunga a tutti i miei amici un augurio di buon San Valentino… partendo da quanti un amore se lo vivono addosso e lo lasciano albergare nel cuore con estremo entusiasmo ma, e soprattutto, anche quanti un amore non ce l’hanno ancora da festeggiare o aspettano il loro tempo migliore per vivere di un’emozione indefinibile, quale solo l’amore sa essere, che nella sua forza muove lo spirito, l’anima… il mondo!

Auguri A TE… che baci il tuo innamorato e gli prometti amore per sempre.
Ma auguri anche A TE… perché sia l’amore a trovarti, piuttosto che ostinarti a cercarlo tu.
E auguri A TE… che sei stanco di fallire in amore, dimenticando che è molto meglio innamorarsi e sbagliare ogni volta di nuovo, che chiudere le porte del cuore e arrendersi ai silenzi dell’amore.
E alla fine, ma non per ultimo, tanti auguri A TE… che nella sofferenza, il dolore, la malattia o il rifiuto, aspetti che tocchi al tuo cuore... per dimostrare quanto sei bella da vivere e quanto è sorprendente ed emozionante guardarti sorridere, se solo ti senti amata e innamorata di chi in te crede e di te si nutre, completando il cerchio della sua felicità.







Buon San Valentino A TE!

venerdì 27 gennaio 2012

Ci sono date ed eventi, marchiati a fuoco nella memoria di una civiltà, che vanno commemorati con partecipazione sincera, fosse anche un solo pensiero di rispetto verso chi, senza nessuna possibilità di difesa, è stato vittima di uno squallido orrore umano, mosso dall’eresia di un potere eretico e pseudo-divinatorio, da ostentare con violenza, sudditanza assoluta e genocidi di massa.
Oggi quel tempo è un ricordo lontano… distante da noi che viviamo di comodità, sogni da divorare in fretta e ambizioni comuni quali un nuovo lavoro, una casa sempre più bella o sperare per i nostri figli in un domani sempre più intrigante e con meno malattie micidiali…

Oggi commemoriamo qualcosa di solo ascoltato, letto o visto in tivù…
Proviamo a riempire bacheche di messaggi solidali e collezioni di MI PIACE su foto che rappresentano magistralmente l’eresia umana in tempo di guerra, ma sono pochi quelli che si fermano a immaginarlo quel momento in cui qualcuno, vestito di arroganza, ci prende, ci sbatte in un treno e ci conduce là… a due passi dall’inferno, con la certezza che la salvezza è rappresentata solo dalla morte…
Oggi si commemora l’anniversario dell’abbattimento dei cancelli di Auschwitz, in ricordo della Shoah: lo sterminio di 1 milione di ebrei!!!
Quel numero spaventoso credo che, più di ogni foto o commento, abbia bisogno di un attimo di silenzio nel quale immergersi per chiedere scusa e ringraziare, allo stesso tempo, chi è stato obbligato ad indossare pigiami a righe e costretto a morire tra fame, gas e fiamme con la speranza che quell’ignobile destino non capitasse più a nessun altro e potesse servire, in qualche modo, come esempio per far capire all’umanità quanto è facile perdere tutto di se stessi e della propria vita e diventare prede di BELVE FEROCI assatanate dal desiderio di onnipotenza.

Oggi è una data importante perché quello che commemoriamo… NON DEVE ACCADERE MAI PIU’!